Resistenza non resilienza è il nuovo assembramento nato da un’idea di Antonello Cresti, con il supporto di Hellbones Records e Matteo Antonelli. Andiamo a vedere insieme di cosa di tratta, facendo anche due chiacchiere con gli ideatori di questo progetto.
RESISTENZA NON RESILIENZA
Questo progetto, uscito ufficialmente in 2 Giugno 2023, si schiera apertamente contro il politicamente corretto, la censura e la cancel culture. Ci mettono la faccia, e la musica, ben 30 artisti, i quali dicono NO al il Pensiero Unico. Questa robusta iniziativa nasce da un’idea precedente, datata Aprile 2021. Più di 100 artisti risposero alla chiamata. Ne nacque una sorta di raccolta discografica di tutti quei musicisti che volessero gridare il proprio “No” a qualsiasi forma di censura e alla mortifera pratica del distanziamento sociale, declinata in ambito artistico con la pratica dello streaming.
IL BAN FU QUASI IMMEDIATO
Ma, ricordiamo tutti, in quel periodo andare contro il pensiero unico era impossibile. Dopo solo 36 ore arrivò il BAN dalla piattaforma Bandcamp. A questo seguirono una raffica di diffamazioni e insulti da parte della cosiddetta “scena underground” che è durata settimane. Il progetto divenne in breve tempo un caso di cui si sono occupate molte testate nazionali cartacee, web e televisive.
Ora, a distanza di un paio di anni, è giunto il momento di tornare alla carica. Per capire meglio la portata di tale evento ho fatto una bella chiacchierata con gli organizzatori, che vi riporto qui a seguito.
RESISTENZA NON RESILIENZA, L’INTERVISTA
MDJ – “Resistenza non Resilienza“: come nasce questa frase?
HBR – La frase “Resistenza non Resilienza” nasce sul modello del titolo del primo assembramento sonoro che era “O sarai ribelle o non sarai”. In questo caso, volevamo dare un’idea attiva di azione e di scesa in campo personale per resistere, appunto, ad un pensiero unico sempre più invasivo e sempre più delirante.
MDJ – Chi sono gli ideatori e organizzatori del doppio cd?
HBR – L’assembramento sonoro nasce da un’idea di Antonello Cresti, con la collaborazione da parte di Hellbones Records per la distribuzione digitale, e Matteo Antonelli per la cura del cd.
MDJ – Avevate fatto qualcosa di simile prima di questo lavoro?
HBR – Il primo assembramento sonoro era nato per così dire dal nulla nell’Aprile 2021. Nacque per dare un segnale contro il distanziamento sociale, la pratica dello streaming e via discorrendo. In questo caso si è trattato di riannodare i fili di quella esperienza e, in qualche maniera, portarla a compimento in un’ottica più centrata e anche più esplicita se vogliamo.
MDJ – Ci sono un sacco di artisti in scaletta. Come li avete convinti ad unirsi alla causa?
HBR – Nella nostra prima esperienza avevano partecipato circa 110 artisti, quindi fu sforzo titanico. In questo caso abbiamo voluto affinare il procedimento, restringendo a 30 partecipanti. Questi però ci dovevano dare un brano che fosse tematicamente rilevante ed inedito. Quindi il valore della compilation, da un certo punto di vista, direi che è ancora Superiore.
MDJ – Ascoltando il lavoro sembra sia stata lasciata molta libertà di genere: si passa dal metal più pesante a canzoni che sembrano ispirarsi a cantautori italiani del passato. Come vi è venuto di amalgamare cose così diverse?
HBR – Si chiama “assembramento” non a caso. Da un punto di vista stilistico c’è la volontà di superare tutte le varie divisioni, e provare a operare in maniera trasversale e molto libera. Questo per vedere cosa può offrire il mondo musicale in questo momento in termini di opposizione di pensiero, a prescindere dai vari generi utilizzati.
MDJ – Credo che molta gente non sappia la differenza tra resistenza e resilienza. Credete che queste canzoni possano aprire gli occhi a qualcuno?
HBR – Non sappiamo se queste canzoni potranno aprire gli occhi a qualcuno. Però certamente è un mezzo che abbiamo a disposizione oltre alla politica o elaborazione culturale in senso stretto. È giusto provare a utilizzare anche la musica per un progetto che sia ideologico.
MDJ – Progetti futuri?
HBR – Uscirà il CD, che è già un passo avanti rispetto al primo esperimento, rimasto solo all’area del digitale. Poi come sempre andremo a creare delle serate dal vivo, coinvolgendo i vari artisti presenti sulla compilation.
RESISTENZA NON RESILIENZA, GLI ARTISTI
I nomi che hanno preso parte a questo nuovo assembramento sonoro sono di assoluto livello. Trenta, tra band e artisti singoli, che hanno partecipato con brani inediti ed espressamente dedicati a declinare la propria opposizione a temi come transumanesimo, cancel culture, politically correct e capitalismo della sorveglianza. Tra questi troviamo i Deviate Damaen, attivi fin dagli inizi degli anni 90, Enio Nicolini, artista a tutto tondo attivo dal 1972, con DAN PK.
Abbiamo anche un personaggio del calibro di Frank Fear, che tramite la Sinapsi Records portò, agli inizi degli anni 90, la Techno Hadcore in Italia. Ed è impossibile non menzionare i Kirlian Camera, fondati nel 1980 da Angelo Bergamini, sperimentatore e pioniere della scena synthpop nostrana, e Lisfrank, pioniere della synth-wave italiana fin dagli anni 70.
L’elenco è lungo, lo potete trovare qui di seguito:
7 AFTER feat. Volgar – “Quando finirà”
Adelchi E Jes – “Da Sepre Liberi”
Alce – “Robot”
Banda della Liberazione – “Democrazia”
Costa Volpara – “La Morte Della Coscienza”
Dario Biagiotti – “La mia generazione”
Deviate Damaen – “Alexa, su succhiaci qua!”
Devotio – “Indomabile”
Enio Nicolini & DAN PK Feat. Volgar – “Canto Armonico Di Resistenza”
Felis Catus – “Reborn Dolls”
Francesca De Fazi – “Telefono Rosso”
Frank Fear – “Servants of the System (Big Pharma)”
Freddy Rising – “In morte di Giordano (Exclusive version)”
Ge-Stell & Moreno Padoan – “Ferro E Marmo”
Giacomo Panicucci – “Cantico delle creature (nell’era degli equilibri nucleari)”
Hyperurania feat. Volgar – “La Rima Del Sottone Atlantico”
Ivano127Rosso – “Italia Express”
Kirlian Camera – “Stella Ominis”
L’Occ Dàl Corùv – “2784”
Lisfrank – “Mass Lobotomy”
Marco Sanchioni – “Il Potere Non Ti Vuole Felice”
Radio Muzak – “Niente è comme primma”
Riccardo Sinigaglia – “Laing”
Rocco – “Inquina Menti”
Salvatore Torregrossa feat. Rosalba Alfano – “Passa, jà”
Sandro Sainati – “C-clic”
Siero Libero – “Todo Modo”
Stefano Bertoli – “Mi Benedica Padre”
Trio Di(f)forme – “Scordarsi (omaggio al di(F)Ferito Bene)”
Zoltan Freitag – “Pseudo verità”
RIFLESSIONI DI MIC DJ
Il coraggio di resistere, senza piegarsi, è fondamentale in certe situazioni. Stiamo vivendo un nuovo medioevo, mascherato dietro l’abuso di tecnologie e colorato dall’ormai odioso termine “Green”. Un momento storico dove il perbenismo a tutti i costi rende tutto così nauseante, così finto. Dietro la parola resilienza viene nascosto il concetto di accettare tutto ciò che viene proposto, spesso sotto forma di obbligo. Lo fanno per il nostro bene, così ci dicono. Ma questo è solo il bene di pochi, a discapito di molti. Peccato che nessuno, o quasi, se ne stia accorgendo.
Vi lascio qui i link dove poter acquistare questo assembramento sonoro, a breve anche in edizione fisica su CD.
BANDCAMP LINK – ASSEMBRAMENTO SONORO LINK
Mic DJ vi saluta e vi da appuntamento qui in radio, tra articoli e tanta buona musica. Ora qualche consiglio per voi direttamente da Jolly Roger Radio.
Music into the Bones
Pistol, by Danny Boyle
Roberto Paolo il 12 Giugno 2023
Articolo robusto densissimo..accoppiato alla powerhour è devastante nella sua potenza. Bellissimo. Complimenti!