I Reatzione sono una solida realtà nostrana che viene dalla Sardegna. Solida in tutti i sensi: uno perchè sono attivi già da parecchi anni, e due perchè la loro proposta musicale è una bella sassata sui denti. Andiamo a vedere insieme, in questo articolo, un po di storia della band e come suona il loro ultimo lavoro intitolato “Tales of Grotesque”. Press play on tape!
REATZIONE, DALLA SARDEGNA CON FURORE
E’ sempre un piacere ed un’emozione per me poter parlare di una band italiana. Ho da sempre un debole per il metallo nostrano, a mio avviso sempre troppo poco apprezzato qui in patria. Ma si sa, uno dei più grandi difetti degli italiani è l’estrema esterofilia in alcuni settori, uno dei quali la musica. E’ stato un vero onore, per me, essere stato contattato dalla The Triade Rec, etichetta Italo Maltese, nata dall’unione di Maculata Anima Rec, Hellbone Records e Wanikiya Record. Sono specializzati in musica robusta, perciò non potevamo non entrare subito in sintonia!
La prima band che andrò a scoprire arriva dalla terra dei Sardi e risponde al nome di Reatzione. Hanno da poco rilasciato un nuovo lavoro, il secondo della loro carriera, nel Novembre del 2022. Il titolo dell’album in questione è “Tales Of Grotesque”, autoprodotto, e distribuito appunto dalla The Triad Rec. Andiamo a scoprire qualcosa di più su questo gruppo.
REATZIONE, BIOGRAFIA
La The Triade Rec mi ha gentilente fornito una bio del gruppo, che vado a riportarvi qui a seguito.
“La band nasce nel 2012 per desiderio di A-Lex Ciuti (Hardened Sinner, Narkan, Ultimo Atto) chitarrista, al quale si uniscono Bobore Sechi (Narkan) al basso, Mauro Russu (Narkan) alla chitarra e Antonio Vargiu (Narkan) alla voce.
I quattro buttano giù le prime righe di composizione musicale ispirata al genere Thrash/Groove Metal, lavorando per i primi mesi con una drum machine. A seguire incontrano Mauro Jr Carta (Cybercage, Atlantika) e con la formazione al completo, dopo l’uscita di una prima demo nel 2015, mandano avanti i lavori di composizione ed arrangiamento del primo album “Sopravvissuti”.
Nel 2017 Antonio “Mex” Poddighe (Shoggoth, Nero Perverso) prende il posto di Vargiu alla voce. I brani esistenti vengono riarrangiati e preparati all’incisione del primo album, che vede la luce nel 2018. Proseguono poi per un breve periodo in 4, fino a che Riccardo “Rhaxs” Sitzia (Rising Silence) chitarrista, decide di unirsi alla band nell’ultimo periodo del 2019.
Il sound si raffina sempre di più, fino ad arrivare alla composizione del secondo album, “Tales of Grotesque”, pubblicato il 5 Novembre 2022. Il tutto viene preceduto, nel Novembre 2020, dal singolo “Death To Pigs”, sapientemente remixato prima del suo inserimento nel nuovo album. Nel frattempo si raggiunge un accordo con l’etichetta Italo/Maltese The Triad Rec, che si occuperà della promozione dell’album e della Band”.
Andiamo ora a sentire come suona questo nuovo lavoro del gruppo.
TALES OF GROTESQUE
Tre sono state le cose che mi hanno fatto salire una curiosità smodata nell’approcciarmi all’ascolto del CD in questione: Il genere, le influenze e la durata del platter. Il Genere è descritto come un “Thrash / Groove Metal”, le influenze riportano i nomi di “Sepultura, Slayer”, mentre la durata si assesta a 33 minuti e 54 secondi. Poco più di mezz’ora, una durata d’altri tempi in un epoca dove quasi tutti i gruppi incidono lavori che superano l’ora di ascolto, rischiando di divenire prolissi. Del resto se una colonna portante come “Reign in Blood” dura 28 minuti e 52 secondi, converrete con me che i 33 minuti di questo “Tales of Grotesque” sono una una durata pressoché perfetta per un album di questo genere.
“Prelude of Hate” ha il compito di prenderci per mano e accompagnarci in questo viaggio, e lo fa in maniera esemplare: inizio sinistro che introduce chitarre dal suono perfetto per farci male. Un cambio di tempo ci conferma che ci sarà da divertirsi, e mentre ci si gusta l’accelerazione costante di questa intro ci si trova a sbattere i denti su “Piss Flavoured Pussy”. La voce, amici miei: per poco non cado dalla sedia. Sembra di avere nelle orecchie il Phil Anselmo dei tempi migliori, al quale si accompagna un vero muro sonoro. La parte finale della canzone è strappata a due mani dalla scena Hardcore americana, ma non c’è tregua: “Death to Pigs” arriva e fa male. Un riff iniziale molto Slayer style si fonde con questo cantato Pantereggiante, mentre il groove è un crescendo di violenza gratuita. Il rallentamento dopo metà canzone è di quelli da fare a gomito alto in mezzo al pogo, mentre il finale è una mitragliata ad altezza stomaco.
UN INCESSANTE ATTACCO SONORO
I ragazzi suonano, lo fanno davvero bene. Sanno come fare male, sempre restando estremamente lucidi. Un fill di batteria apre “Under God’s Magnifying Glass”, che dopo un inizio cadenzato diventa un carro armato che mi ha ricordato la pesantezza dei Bolt Thrower. E mentre pensi di non avere vie d’uscita ecco arrivare un riff melodico a regalarci uno spiraglio di luce. La seguente “Tentacles” è un anfibio in mezzo alla faccia, un pezzo col tiro di una”Fucking Hostile” che è stata messa in una lavatrice di Hardcore New York Style. Due minuti e quattordici secondi, questo è il tempo necessario ai Reatzione per raderci al suolo.
L’assalto frontale prosegue con “Il Dado è Tratto”, pezzo cantato in Italiano, dove troviamo perfino sua maestà il blast beat a tritarci i timpani. Canzone fantastica, con un cantato, per restare in Italia, sulla scia dei toscani SubHuman. Non c’è un attimo di tregua, pare di essere in trincea mentre una pioggia di bombe ci cade tutt’intorno. “Worms Soaked Rot” è più cadenzata, ma non per questo più morbida. Il ritornello è devastante, con doppia cassa a mitraglia e voce growl.
Un inquietante carillon apre “Born to Kill”, pezzo d’altri tempi con riffone anni ottanta e batteria che, come si dice in gergo, gira con un “tupa tupa”, proprio come gli anthems thrash di quegli anni. Il rallentamento a metà canzone toglie il fiato, mentre i cambi di tempo che seguono ci spezzano il collo. Chiude il platter la canzone “Io Corro”, di ispirazione decisamente Sepultura, con le chitarre iniziali a richiamare suoni quasi tribali. Anche qui un testo italiano decisamente bello, carico al punto giusto, che ben si incastra nel complesso musicale generale.
RIFLESSIONI DEL MIC
Avere tra le mani questi 33 minuti e 54 secondi di puro Thrash Groove metal è come salire su una macchina del tempo. Ci riporta a sonorità degli anni novanta, schiette e dirette. Un album ben suonato e che suona dannatamente bene, prodotto con cura, in cui la violenza espressa non sfocia mai nel caos. Una piccola gemma di orgoglio nazionale che merita assolutamente l’attenzione di tutti gli appassionati di musica robusta.
Vi lascio qui a seguito tutti i contatti utili per poter approfondire e acquistare questa bomba di metallo nostrano, non ve ne pentirete.
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Andrea Curse Vag il 23 Gennaio 2023
A nome della The Triad Rec, non posso che ringraziarti per le belle parole. Posso assicurare anche a nome dei ragazzi (Reatzione), che sentire un tale entusiasmo è rigenerante!
Mic DJ il 23 Gennaio 2023
Quando una cosa è fatta bene è tutto spontaneo. Album come questi sono oro!
roberto Geo il 23 Gennaio 2023
Wow! Sempre puntuale ed entusiasmante, nella condivisione di emozioni, alla ricerca di nuovi spunti per imparare e scoprire ancora.. Ed ancora.. Grazie