Matteo Mancuso – Talento assoluto

Matteo Mancuso, classe 1996, e’ un chitarrista italiano, ormai da tempo sotto i riflettori della scena musicale mondiale grazie al suo talento eccezionale.

Enfant prodige, si approccia al mondo della musica già da piccolo, grazie anche al padre, Vincenzo Mancuso, chitarrista e produttore ben noto nell’industria musicale, il quale sarà per il piccolo Matteo Mancuso una grande guida all’ascolto oltre che un Maestro nei suoi primi passi sullo strumento.

Affascinato dalle gesta dei grandi chitarristi della scena rock, Matteo Mancuso non poteva iniziare la sua carriera se non studiando e trascrivendo appassionatamente i brani dei grandi interpreti della chitarra Blues, Rock, Hard Rock.

Era poco piu’ che un bambino quando inizio’ a cimentarsi sulle parti di chitarra di interpreti del calibro di Eddie Van Halen, Paul Gilbert, John Petrucci, Eric Johnson pubblicandone sul suo canale Youtube le “sue versioni”.

Il padre Vincenzo cerca fin da subito di evitare che il figlio si “fossilizzi” su singoli generi e stili, lo coinvolge nell’ascolto di ogni genere musicale e lo forma ad una assoluta apertura mentale e a sviluppare una tecnica chitarristica rivoluzionaria che ancora oggi caratterizza il suo stile eclettico e originale, di assoluto primordine.

Escludendo dalla sua tecnica chitarristica l’utilizzo del plettro (valutato limitante), oggi Matteo e’ capace di spaziare dalle sonorita’ aggressive e distorte della musica rock e derivate fino a quelle limpide del Jazz e della musica classica con il solo utilizzo delle dita.

E’ considerato per questo motivo un chitarrista fusion… ma questa e’ una definizione che gli sta assolutamente stretta. Matteo e’ un chitarrista completo come pochi altri ne sono esistiti di talento simile.

Molti dei suoi riff, dei suoi soli, dei suoi arpeggi non sono avvicinabili con una tecnica che faccia utilizzo del plettro ed e’ forse questa la cosa che piu’ ha fatto “impazzire” i chitarristi piu’ virtuosi e blasonati della scena musicale contemporanea.

Matteo Mancuso non si puo’ suonare se non si assimila la sua tecnica!!

Con il padre, Matteo Mancuso partecipa ai primi jazz festival siciliani già all’età di 11 anni e formerà in seguito con Vincenzo un duo con un repertorio che spazia da Django Reinhardt al jazz contemporaneo.

Da adolescente Matteo Mancuso si iscrive al liceo musicale dove approfondisce gli studi in chitarra classica.

Finito il liceo fonda il trio “SNIPS” con cui propone standard riarrangiati in chiave fusion tra cui la famosa versione di
“The Chicken” (Pee Wee Ellis) che raggiunge in poco tempo milioni di visualizzazioni sui vari social.

Nel 2017, nell’ambito del Festival Umbria Jazz, a Perugia, Matteo Mancuso ha vinto una borsa di studio per il prestigioso Berklee College Of Music di Boston.

Con il gruppo SNIPS, ha suonato, riscuotendo ampio successo, al Musikmesse 2017 di Francoforte, al festival Les Nuits De La Guitare a Patrimonio, in Corsica, e ad Umbria Jazz 2018.

Nel 2019, collaborando con Yamaha guitars, Matteo Mancuso ha partecipato al NAMM di Los Angeles ed al “Young Guitar Festival” di Bangkok come giudice della competizione.

Lo stesso anno va in Russia per una serie di masterclass passando da Mosca, San Pietroburgo e Perm.

Nel 2020 Matteo fonda il suo nuovo trio con Stefano India al basso e Giuseppe Bruno alla batteria, dando spazio anche alla sua vena compositiva con brani originali.

Nel 2021 va in tourne con il suo trio per l’Italia: dal Festivalle di Agrigento, al Blue note di Milano, con grande successo.

Continua a lavorare in studio e compone nuovi brani.

Nel 2022 va in tour in Italia ed Europa: dal Festival internazionale di Brema, all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Dopo una breve sosta nel mese di Giugno, in cui si e’ laureato in chitarra jazz presso il Conservatorio di Palermo con lode e menzione d’onore, Matteo riprende l’attività concertistica duettando con Al di Meola durante la serata conclusiva dell’Eddie Lang Jazz Festival.

Duetto impressionante nel quale un emozionato Matteo fa scaturire tutto l’interesse e il divertimento del pubblico e dell’arcinoto virtuoso della chitarra.

Ad Agosto viene invitato dalla leggendaria PFM a condividere il palco in occasione del Lugano Estival Jazz da cui uscirà il live album “ The Event ”.

A Settembre 2022 e’ stato ospite di Stefano Bollani nella trasmissione via dei Matti n°0.

Il 13 Ottobre ha suonato al Festival Jazz di Uppsala in Svezia e il 21 Ottobre ha aperto il Festival Jazz di Spoleto.

Il 2023 si apre con una prima tournée invernale seguita da un invito dello stesso Tommy Emmanuel a condividere il suo palco durante il concerto al teatro Golden di Palermo.

A Maggio inizia la prima parte della tournée estiva proponendo alcuni brani che saranno presenti nel suo album.

Il 21 luglio esce il suo primo album solista intitolato “The Journey”, un’opera che delinea la sua autentica natura musicale poliedrica.

The Journey incarna il percorso musicale di un giovane che assorbe, interpreta e elabora ciò che lo ha profondamente appassionato.

I brani di questo album sono un tributo alle sue radici, agli artisti e ai generi che hanno avuto un impatto enorme sulla sua musica.

A Settembre inizia un nuovo ciclo di concerti con la nuova formazione composta da Riccardo Oliva al basso e alle tastiere e Gianluca Pellerito alla batteria.

Il suo canale Youtube è oggi seguito da un vasto pubblico internazionale di oltre 270 mila iscritti. Molto interessante e’ l’intervista concessa a Matteo da Rick Beato, consiglio a tutti di guardarla perche’ e’ molto piacevole e aiuta a conoscere molto approfonditamente le caratteristiche di questo nostro talento affermatosi nel mondo intero.

l’intervista

Matteo Mancuso ha ricevuto plausi e attestazioni di stima, tra gli altri, da Dweezil Zappa, Joe Bonamassa, Stef Burns e Eric Johnson.

Al Di Meola ha detto di lui: “Un talento assoluto: ci vorrebbero due o tre vite per imparare anche per uno
come me a improvvisare alla chitarra come lui”.

Steve Vai ha detto di lui: “Matteo è l’evoluzione della chitarra
fusion, la sua tecnica mozzafiato è una meraviglia da contemplare. È la prova che lo spirito in continua
evoluzione dei chitarristi è saldamente intatto.”

Oggi e’ un chitarrista blasonato, imitato e riconosciuto; un talento assoluto seguito in tutto il mondo.

Le sue partecipazioni e le sue ospitate su grandi palchi si susseguono con frequenza sempre maggiore.

E’ un ospite fisso al NAMM ed ha gia’ molte date di concerti in programma lungo il 2025 in tutta Europa e negli USA.

Sono recenti le sue ultime uscite in singolo:

Paul Position, brano dedicato al virtuosismo di Paul Gilbert.

Samba Party, brano fusion dalle sonorita’ ricercate e dal virtuosismo sopraffino.

Drop D, brano decisamente piu’ “Rockeggiante”.

Matteo Mancuso ha rischiato per un certo periodo (dagli albori fino al 2020) di essere considerato un fenomeno quasi da circo, complice la sbruffoneria tipica delle produzioni e degli interpreti americani, che secondo me hanno tentato di gestirne l’esplosivita’ proprio volendolo trattare come una scimmietta da baraccone, per fortuna, grazie al suo talento genuino, e’ sopravvissuto alla triste eventualita’ di scomparire dalla scena terminata la fraintesa prova al trapezio.

Oggi Matteo Mancuso sta guadagnando il suo spazio, la sua personalita’ ed il rispetto che merita anche come compositore grazie anche all’ottimo supporto della sua nuova band.

Matteo Mancuso e’ molto giovane e sicuramente lascera’ il segno nel panorama musicale del futuro.

Se lo merita!

Vi invito ora a seguire la nostra pagina dei talenti emergenti che JRR cerca di portare in evidenza.

La musica ha bisogno di loro e loro hanno bisogno di voi.