Ci sono band, come i Guns n’ Roses, che anche se sono stati più gli anni di silenzio che quelli di musica, sono entrate di peso nella leggenda del rock mondiale.
Guns n’ Roses, cosa hanno fatto
Non pubblicano un album di inediti dal 1991. “The Spaghetti Incident” del 1993 è un album di cover e “Chinese Democracy” del 2008 porta in pratica solo la firma di Axl Rose. Non c’è la minima partecipazione di alcuno dei membri della formazione originaria di “Appetite For Destruction” o di quelli arruolati poi per “Use Your Illusion I&II”. Eppure il 10 luglio prossimo saranno a San Siro per l’unica data italiana del loro tour mondiale. Il concerto è già da tempo sold out, come d’altronde è accaduto per quasi ogni data del loro tour, sin dal primo giorno della reunion “Axl-Slash-Duff”, avvenuta nel 2016.
Perchè tutto questo amore?
Perché? Perché una band di dinosauri del rock, quasi tutti ultra sessantenni, con soli 3 album all’attivo, riscuote ancora così tanto successo?
Sono decenni che, oltre a non pubblicare album, non danno scandalo, non sono sulle riviste di gossip, non sono famosi “per altro” (tipo partecipazioni cinematografiche o imprese mirabolanti in altri campi)?
Probabilmente perché quegli unici 4 album pubblicati, ovvero Appetire For Destruction, Lies, Use Your Illusion I&II, hanno scritto davvero una pagina della storia del rock, con pezzi memorabili. Ci sono entrati sottopelle, hanno raccontato con parole e note le nostre giornate da adolescenti incazzati col mondo: outta get me, get in the ring, welcome to the jungle, solo per citarne alcune. Oppure hanno dato voce al nostro cuore infranto (November rain, Don’t cry), o semplicemente ci hanno fatto scatenare, urlare e pogare persino nelle nostre camerette, con un’energia irrefrenabile che ci proveniva letteralmente da dentro (Paradise City, Nightrain).
Guns n’ Roses, il bello di aver fatto pochi album
Probabilmente è stato un bene che non abbiano “sporcato” questi 4 capolavori con album successivi magari mediocri, scritti di fretta e sotto pressione delle case discografiche che volevano battere il ferro finché caldo. In effetti l’elenco delle band che si sono “perse per strada” con album noiosi e ripetitivi è davvero infinito e non è questa la sede adesso per elencarle tutte. Magari in un prossimo articolo faremo proprio questo giochino al massacro!
Non mi resta che salutarvi ed invitarvi a rispolverare quei 4 vecchi vinili sopra menzionati … nonché a provare a vedere se trovate ancora un biglietto per il 10 luglio, perché vi posso assicurare che l’energia dal vivo è ancora tanta, nonostante l’età che avanza..
G.M.
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