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I Madvice sono toscani, più precisamente dalla zona di Pisa. Fanno un bel Death Metal di chiara ispirazione scandinava. Infatti sentiamo nei loro pezzi una massiccia dose di violenza mista a melodia.
Nascono febbraio del 2016 da un’idea di Maddalena Bellini, Raffaele Lanzuise (chitarrista e bassista dei Nameless Crime) e Asator (cantante fondatore degli STR8 e screamer dei Phalenae). Decidono di chiamarsi Madvice e fanno Death Metal con trame melodiche ed un riffing potente.
Dopo le registrazioni del debut album, prodotto dalla stessa Maddalena, si unisce alla band il batterista Marco Moretti (Felon, Enkymosis). Ora i Madvice iniziano la loro attività live.
All’inizio del 2018, il gruppo firma un contratto con la Time to Kill Records. Con loro esce l’album “Everything Comes to an End”, il quale si compone di nove tracce. Tra esse una cover della hit degli anni 80 “Everybody Wants to Rule the World”. I testi parlano di morte, tristezza, dolore ed odio verso Dio.
Il debut viene molto apprezzato dalla stampa e dal pubblico. Copsì i Madvice spendono i due anni successivi nella promozione del disco, con vari concerti in giro per l’Europa.
La situazione pandemica cominciata nel 2020 ferma la band sul piano live, ma permette di comporre e registrare il suo secondo disco, il quale vede la luce nel 2022. Il nuovo lavoro si intitola “Under the Burning Sky”. Questo parla del fallimento umano e della ribellione di Lucifero. Proprio come il precedente, è prodotto dalla chitarrista Maddalena Bellini e l’artwork è affidato a Roberto Toderico.
Ventinove minuti e cinquantasette secondi. Gli Slayer già in tempi non sospetti ci insegnarono che questa durata può essere la migliore per un album tirato. La resa di questo secondo album è nettamente più convincente di quella del suo predecessore. Mezz’ora quasi nettissima di musica per sole otto tracce. A conti fatti, l’ascolto di Under The Burning Sky risulta molto semplice e fluido.