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I The Last Class sono una band Torinese che fa dell’hard rock più stradaiolo il suo cavallo di battaglia. Infatti ciò che sentirete è “musica sporca”, come si suonava negli states negli anni d’oro, ma non solo. Da vedere live: sono una vera bomba atomica on stage.
I The Last Class sono attivi dal 2010, girando tra locali, motoraduni ed altre manifestazioni. Essi sono una hard rock band in tipico stile anglo americano anni ’80 che strizza l’occhio ai ’70 ed ai primissimi ’90. Inizialmente il nucleo originario vedeva Lyllo (Angelo Cosmano, chitarre) e Vins (Vincenzo Romondia, batteria). La voglia di dar vita ad una nuova band dal sound grezzo e stradaiolo, senza tralasciare il gusto per la melodia, li spinge alla ricerca di nuovi rockers. In seguito viene così arruolato Dexy (Daniele Falzetta, basso). Dopodichè, al passaggio di vari musicisti, nel 2013 si consolida la line up definitiva con la chiamata di Henry (Enrico Francia, voce).
Nel 2014 vede finalmente la luce l’EP omonimo ”THE LAST CLASS”. L’inzio del 2018 vede un nuovo cambio di formazione: Dexy viene sostituito da Raoul (Raoul Michela) al basso. Ad Aprile 2023 è uscito il nuovo lavoro in studio dal titolo “RIO BRAVO”. Più che il lavoro in studio, è il live l’ambiente naturale dei “Class”. “ON THE ROAD”, quella è la strada descritta nei loro brani. Una strada percorsa da motociclette dalle lunghe forcelle , Truck americani, Muscle car ed accompagnata da fiumi di birra. Una band da feste selvagge e tanto rock ‘n’ roll! Stay Rock& and Ride Free!!
Sembra di essere teletrasportati nel deserto del Nevada con l’opener “Cross the Line”. Il gruppo è una Mustang che alza chili di terra su una strada polverosa. Pochi fronzoli e una botta assurda, che trova in Henry il perfetto interprete per questo genere. Gli strumenti sono compatti, un vero muro. Basso, chitarra e batteria suonano per far male. “Rio Bravo” ci regala una cascata di emozioni e possiamo solo immaginare sul palco la sua resa.
“Close your Eyes” è più introspettiva, pur restando al 100% vera, sudicia e sudata. “Truck Driver” è dedicata a tutti quelli che passano la loro vita sulla strada. Infatti il pezzo ricorda una vita su un sedile, a correre su una striscia di asfalto con gli occhi fissi all’orizzonte. “Smokin’ on my Own” è letteralmente devastante, una electric ballad dal testo stratosferico. Chiude il platter “Go down on Me”, che ci riporta in texas, a respirare polvere e fumo in qualche locale lurido dove il rock, quello vero, è di casa.
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