I Nocticula Resurget sono un gruppo toscano che risorge dalle ceneri di una cult band degli anni 90. I nomi all’interno del gruppo sono da pelle d’oca, nomi storici del metal tricolore. Andiamo insieme a scoprire un poca di storia e a sentire il loro ultimo lavoro in studio!
NOCTICULA RESURGET, LA STORIA
Erano gli anni 90, precisamente il 1994, quando Boris Hunter, ex batterista dei Death SS, forma i Nocticula. L’idea è quella di una Black Metal band seminale e sulfurea. Al progetto si uniscono Jacopo Orlando (Amok) basso e voce, Luciano Zella (Megerah Z) ed Enrico Paoli (Angakok) alle chitarre.
In quello stesso anno incidono una demo tape introvabile, ma per fortuna esiste Youtube, dove è possibile ascoltarla.
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Sia ringraziato il demonio di questo lavoro di preservazione fatto da qualche fan, perché altrimenti il 90% delle demo e dei lavori più underground sarebbero andati perduti per sempre.
La band non suonò mai live e, tra un problema e l’altro, si scioglie in poco tempo. Ma era solo questione di tempo: come un Ghoul dormiente, nel 2019 la creatura ha ripreso vita. Per questo il nome Nocticula Resurget, che in latino significa letteralmente “risorgerà”. L’unico membro originale rimane Boris Hunter, ai quali si uniscono Franco Rossi (Secutor), Alessandro Santi (Ordnas), Alessandro Moggi (Angakok) e Lorenzo Pestelli (Amok).
Andiamo a scoprire insieme musica e segreti di questo “Revenge”, uscito da poco sul mercato! Press Play on Tape!
NOCTICULA RESURGET – REVENGE
Il lavoro parte tetro con il pezzo “I Will Sing (if I can)”, con la sua litania iniziale che ad orecchio mi sembra Clavicembalo. “No god, no demon..” sono le prime parole che sentiamo, frutto della collaborazione con due scrittori fiorentini, Iole Troccoli e Alberto Pestelli. I due iniziarono a scrivere una serie di poesie, raccolte poi in “Un altro sole, un’altra luna”, le quali saranno la base per elaborare i testi che daranno vita al concept album Revenge.
Questa prima traccia ha come base ” Creep, Shadow, Creep”, primo pezzo dello storico Demo Tape. Nel 1994 il tutto suonava gelido in stile Darkthrone. Ora il sound è meno glaciale, più pieno, ma i riff serratissimi sono impossibili da non riconoscere. Vocalmente lo stampo puramente Black ora ricorda anche i Death SS degli esordi. Questo primo pezzo basterebbe da solo all’acquisto dell’album, ma il resto come suona?
“Madness Network” del 1994 è il terreno su cui si sviluppa la seguente “Green Eyes”, una bordata senza senso dove lo Scream si alterna al Growl più tombale. I cambi di tempo non mancano e rendono funerea la canzone.
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DISCESA NEGLI INFERI
“He Want’s Me” è la reprise della vecchia “No Nightmare”. Una canzone che definire furiosa è limitativo. Rispetto alla versione del 1994 è meno gelida ma decisamente più cattiva. Il riffing lascia senza fiato, ricordando i vecchi Sodom. La seguente “New Sun New Moon” si rifà alla quarta ed ultima traccia della demo tape “Hellhound”. Qui la resa è più armonica, specialmente nei soli. c’è meno caos e più precisione ma la cattiveria resta quella.
Con “At The Stake” ci si appresta ad ascoltare materiale nuovo della band, e vi assicuro che c’è da impallidire. Si parte con un parlato in latino, che per l’occasione ringrazio di ricordare ancora dai lontani tempi degli studi. E dopo i rumori e le urla di un rogo, mentre funeree campane rintoccano, inizia uno dei pezzi che preferisco di tutto il lavoro. Tiro esagerato, perizia tecnica ineccepibile, una voce che pare strappata dal dolore.
“So You Killed Me” inizia misteriosamente sognante, ma la vera sorpresa arriva circa al secondo 45. Qui il cantato classico lascia posto ad una voce femminile. La band stessa ha ammesso che “durante la scrittura dei nuovi brani la band si rende conto che serve anche una voce femminile, così viene contattata un’amica della band per interpretare il ruolo di Nocticula”. La canzone accelera poco dopo la metà, restando su lidi decisamente heavy, per poi finire come era cominciata.
NOCTICULA RESURGET E LE POESIE
“Day Of Revenge” dopo una breve into schiaccia il pedale su un groove puramente Heavy vecchio stampo, ammorbato da una voce lancinante. Le atmosfere, verso metà canzone, si fanno misteriose, quasi Sabbathiane. L’incipit cadenzato è claustrofobico, pennella tinte opache su un paesaggio macabro. “We don’t want oblivion” chiude un album splendido, col suo intro arpeggiato che ci conduce ad una bordata sonora incredibile, dove tutti viaggiano a mille guidati dalle pelli di Boris Hunter. Per gli amanti del puro heavy ottantiano lascio la curiosità di ascoltare lo stacco di metà canzone, roba che i Maiden non sono più stati capaci di fare da decenni.
Poesie dicevamo poco prima, che sono la base per elaborare i testi delle vecchie e nuove canzoni che daranno vita a “Revenge”, un concept album basato sulla persecuzione per stregoneria di giovani donne innocenti.
REVENGE E LA SUA CREAZIONE
La genesi dell’album avviene nel 2020/2021. Come a volte accade il lavoro è stato interrotto e registrato dal principio a causa di un pesante cambio di Line Up. Leggiamo nella bio della band che “Durante la post-produzione viene a mancare un amico della band nonché voce di Radio Facciamo Valere il Metallo Italiano che attendeva con grande curiosità il lavoro. Per questo motivo l’intero album è dedicato alla memoria di Francesco Yggrasill Fallico”
L’intero album è interamente auto prodotto. Viene registrato nello studio della band da Amok, mentre l’editing, il mixaggio e il mastering vengono eseguiti presso lo studio Wave di Samuele Sarti a Fiesole (FI). Le fotografie per l’artwork sono state scattate nel medesimo studio allestito per l’occasione.
RIFLESSIONI DI MIC DJ
Quando lessi di questa band nella mia casella della Radio non avevo idea di cosa di celasse dietro quel nome. Come mia abitudine non mi soffermo molto su copertine e nomi, mi lancio direttamente all’ascolto. Le mie orecchie sono imputridite all’istante al cospetto di cotanta malvagia essenza metallica. Li sono andato a scoprire che dietro questo “Revenge” si nasconde un nome leggendario come quello di Boris Hunter (Domenico Palmiotta), proprio The Werewolf che distruggeva le pelli nei primi Death SS. E scoprire che metà del materiale ha origini antiche, arrivanti da una Demo Tape del 1994, fa comprendere ancor di più da dove venga questo gusto musicale.
L’unica cosa sensata che mi è venuta da fare dopo un paio di ascolti è di acquistare il CD originale. QUI il link alla loro pagina Facebook: supportare la scena Italica è da sempre un piacere per me. Quando poi il prodotto è di cotale bellezza… Dategli un ascolto, non ve ne pentirete! Grandissimi NOCTICULA RESURGET!
Enrico De Simone il 28 Aprile 2024
Complimenti per questo articolo ma non solo, per tutto il blog, molto ben costruito e strutturato. Continuate cosi!!
Mic DJ il 28 Aprile 2024
Grazie mille dei complimenti. Cerchiamo sempre di fare del nostro meglio
Domenico Palmiotta il 22 Aprile 2024
Recensione bellissima 🤟🖤🐺
Mic DJ il 22 Aprile 2024
Grazie di cuore per i complimenti!!
Roberto geo il 22 Aprile 2024
Articolo stratosferico. Un viaggio negli inferi e ritorno pieno di dettagli spaventosi in tutti i sensi. Grazie
Mic DJ il 22 Aprile 2024
L’odore di zolfo non ti si toglie più dagli abiti!